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Filosofo, poeta, autore di opere grafiche e pittoriche, Michelstaedter (Gorizia 1887-1910) fu un giovane sensibile e inquieto che dopo aver portato a termine la sua tesi di laurea,La persuasione e la rettorica, che è oggi considerata uno dei testi chiave del pensiero del Novecento, il 17 ottobre 1910, Carlo si tolse la vita con un colpo di pistola. In antitesi con la temperie di inizio ‘900, con la “rettorica” ad esempio di D’Annunzio e dei futuristi di Marinetti, Michalestaedter dà voce a una dimensione poetica di contrasto ai valori borghesi, del commercio e del progresso. “Tutti i progressi della civiltà sono regressi dell’individuo»

Posta all’attacco dell’antica via Rastello nel 2010, in occasione del centenario dalla morte, la statua ritrae CARLO MICHELSTAEDTER come appare in una fotografia del pensatore scattata nei giardini di Boboli a Firenze. La lunga via è testimone del passato medievale di Gorizia, un tempo affollata di negozi e botteghe.