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Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863-Gardone Riviera, Brescia, 1938), scrittore, poeta, drammaturgo e politico italiano che prese parte attiva alle vicende della Prima Guerra Mondiale (medaglia d’oro al v.m 1915-1918). Fu in Friuli Venezia Giulia risiedendo a Cervignano per essere vicino al Comando della III Armata, guidata da Emanuele Filiberto di Savoia, duca D’Aosta, di cui era amico. Territorio trampolino per le sue avventure, Battaglia del Timavo, Volo su Vienna e Impresa di Fiume. In occasione del centenario della sua impresa, su una panchina accanto alla fontana di Nettuno in piazza della Borsa a Trieste, il 12 settembre 2019 è stata collocata un suo ritratto in bronzo. Partendo dalla vicina Ronchi (che da allora si chiama “dei Legionari”), il poeta radunò alcuni irriducibili, cui si aggiunsero truppe regolari, e si mosse alla conquista della città di Fiume, il cui possesso era stato rivendicato dalla delegazione italiana al tavolo delle trattative di Parigi.  Entrato in città D’Annunzio ne dichiarò l’annessione al Regno d’Italia, nonostante la contrarietà del governo di Roma.  La firma del trattato di Rapallo (12 novembre 1920) proclamò Fiume città libera e D’Annunzio fu costretto a lasciare la città. A Trieste D’Annunzio ritornò nel 1902 e vi soggiornò per tre settimane presso l’Hotel de la Ville assieme alla diva Eleonora Duse durante la loro burrascosa relazione.

In via Martiri della Libertà, sul Lung’Ausa, sorge la casa che GABRIELE D’ANNUNZIO affittò dall’amico Pietro Sarcinelli durante un lungo soggiorno a Cervignano, dal 1915 al 1917. In quest’abitazione, che il poeta soprannominò l’Eremo, scrisse Leda senza il cigno e Tre salmi per i nostri morti. Una targa posta sulla facciata della casa ricorda il soggiorno del poeta. A pochi passi dall’Eremo, Piazza Marconi fu al centro di un ritrovamento casuale negli anni di soggiorno del poeta. A ridosso della chiesa di epoca longobarda, il genio della III Armata stava iniziando i lavori di costruzione di un baraccamento per automobili quando a poco più di 1 m ritrovò un pavimento musivo. Fu chiamato sul sito UGO OJETTI, scrittore e critico d’arte. Volontario di guerra, decorato al valore militare e promosso per meriti speciali, fu incaricato dal Comando supremo di salvare e proteggere gli oggetti d'arte e i monumenti nella zona di guerra. Della sua amicizia con D’Annunzio – fu Ojetti a scrivere il testo propagandistico degli opuscoli lanciati dal poeta durante il sorvolo di Vienna – scrisse un libro pubblicato postumo: D'Annunzio, amico, maestro, soldato (1957). Dal 2017, alla base del campanile della chiesa è stato allestito l'Antiquarium di San Michele Arcangelo, un’esposizione dei reperti archeologici provenienti da questi e altri scavi nelle zone circostanti, incluso il fiume Stella e il cosiddetto “ripostiglio di Muscoli”, oltre all'orologio della Chiesa Madre di San Michele.   Nei pressi di Cervignano, Strassoldo con i suoi due castelli e il parco è stato citato da GABRIELE D’ANNUNZIO nella sua opera Leda senza il cigno: i salici piangenti allungati a sfiorare le acque del fiume Taglio che attraversa il parco di risorgive sono allegoria dei capelli di Leda.