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Sulla cima del masso che domina Gaggio Montano, nel XIII sec. il comune di Bologna fece erigere una rocca di cui rimangono oggi pochissime tracce. Al suo posto, nel dopoguerra, fu costruito un monumento molto particolare a ricordo dei caduti delle due guerre: il Faro di Gaggio Montano. Il sottostante borgo storico, arroccato intorno all’imponente roccione, è tuttora molto suggestivo e ricco di scorci affascinanti. 

Per accedere al nucleo antico si attraversa il signorile arco della famiglia Capacelli presso l'elegante piazzetta della Rocca; costruito nel 1564 presenta in alto lo stemma gentilizio raffigurante un drago a sette teste e una testa d’uomo con i baffi.

Altre antiche case e begli edifici compongono l'abitato, tra cui casa Pasi, un edificio del XVI sec. il cui portale bugnato e le finestre bordate da eleganti cornici in pietra lo rendono probabilmente uno dei più begli esempi di architettura rinascimentale dell’Appennino.

Sula lato nord-est del masso si trova la chiesa dei Santi Michele e Nazario, eretta nel 1892 sui resti di una costruzione più antica della quale rimane solo parte della navata e l’abside quadrata.

A fianco della chiesa è situato il quattrocentesco oratorio di San Giovanni Evangelista (o “Santa Maria dei Morelli”) che fu ristrutturato intorno al 1855 e al cui interno troviamo i resti di un grande affresco figurativo di stile tardo-gotico. Una panoramica via Crucis collega la chiesa al soprastante cimitero. Scendendo più in basso, verso la parte nuova del paese, troviamo il nucleo chiamato “Lagazzana”, con un voltone di entrata ad una corte interna sulla quale si affaccia un portale bugnato quattrocentesco.