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L’ex Certosa di San Girolamo, trasformata in area cimiteriale nel 1801 dopo la conquista della città da parte delle truppe napoleoniche, è uno dei cimiteri monumentali più antichi d’Italia e sorge sul luogo ove era già presente una necropoli etrusca. La certosa fu fondata nel XIV secolo, con la chiesa di San Girolamo consacrata nel 1359 che conserva un notevole patrimonio di opere d’arte. Dopo la trasformazione del complesso in area cimiteriale i terreni intorno ai chiostri rinascimentali furono utilizzati per espandere l’area di sepoltura, con interventi non organici ma che tennero conto delle costruzioni preesistenti, creando una complessa articolazione degli spazi ricca di fascino e monumentalità.

Significativo è, in particolare, il Chiostro Settimo, che ospita la tomba della famiglia Marconi e opere come il Monumento Montanari di Diego Sarti, il ritratto del fabbro Gaetano Simoli di Tullo Golfarelli e il monumento al ceramista Angelo Minghetti e all'editore Nicola Zanichelli. 

Si segnala inoltre lo scenografico monumento dedicato a Raffaele Bisteghi a opera di Enrico Barberi mentre nei pressi dell'ingresso sulla via della Certosa si trovano le tombe di Giosuè Carducci di Giorgio Morandi e di Lucio Dalla.