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Timau, piccola frazione del comune di Paluzza nella Valle del But in Carnia. Timau lega la sua identità storica alla parlata locale, che appartiene alla famiglia dei dialetti sud-bavaresi. Insieme a Sauris, fa parte di un’enclave di lingua tedesca in Carnia nata in seguito all’insediamento di due gruppi di minatori provenienti dalle valli carinziane, la prima intorno all’anno mille, l’altra verso la fine del XIII secolo.  Il nome Timau o Tischlbong deriva da un antico dialetto tedesco che qui ancora si parla. Terra di confine e scenario di aspre battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, ospita un Museo della Grande Guerra e il monumento alle Portatrici carniche, le coraggiose donne di queste montagne che durante il conflitto rifornivano di cibo e armi i soldati italiani e che spesso pagarono con la vita la loro coraggiosa scelta. A Paluzza sorgeva, oggi dismessa e smantellata, l’unica caserma italiana dedicata a una donna, ovvero alla memoria della portatrice Maria Plozner Mentil. Le portatrici sono le protagoniste del romanzo di ILARIA TUTI, Fiori di roccia.