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Corte d’Aibo nasce nel 1989, dal “folle” progetto di due amici: Antonio Capelli e Mario Pirondini, che decidono di tornare a vivere in collina e di produrre vino seguendo l’agricoltura biologica.

Da allora Corte d’Aibo è cresciuta, e oggi è un’azienda vitivinicola di 34 ettari con in catalogo 13 etichette, oltre che un agriturismo con ristorante, 12 stanze e un biolago.

Un agriturismo e un’azienda vitivinicola biologica nel cuore del Parco regionale protetto dell’Abbazia di Monteveglio, nelle colline a pochi chilometri da Bologna. Tra infiniti vigneti, campi di grano e alberi da frutto, intervallati dal tipico “rosso bolognese” dei caseggiati, a Corte d’Aibo natura e agricoltura convivono in piena armonia.

Coltura biologica, cultura del vino

Da subito l’obiettivo era produrre vini che raccontassero il territorio, senza necessariamente inventare qualcosa di nuovo, ma trovando la maniera di esaltare le caratteristiche naturali dell’uva.

Da qui la scelta dell’agricoltura biologica e biodinamica, l’utilizzo delle anfore di terracotta, la riduzione o eliminazione di solfiti aggiunti.

Naturalmente anche i vitigni parlano di territorio: dall’autoctono Pignoletto alla Barbera, fino agli internazionali oramai di casa sui Colli Bolognesi.