Borgo

Lignano Sabbiadoro e gli scrittori Ernest Hemingway e Giorgio Scerbanenco

L’incontro tra Ernest Hemingway (1899-1961) e la famiglia Kechler avvenne la prima volta a Cortina nel 1948. Dalla comune passione per la pesca e la caccia nacque una grande amicizia tra lo scrittore e i tre fratelli Kechler, che lo ospitarono spesso nelle loro proprietà di Percoto di Pavia di Udine, San Martino di Codroipo e Fraforeano di Ronchis. Il conte Alberto, in quegli anni promotore del futuristico progetto di Lignano Pineta, portò Hemingway a Lignano quand’era ancora un cantiere e della quale disse “Sarà la Florida d’Italia”. Queste due ultime località che fecero da sfondo alla storia del colonnello Courtwell e della contessina Renata in Di là dal fiume e tra gli alberi, trasposizione della liaison tra Hemingway e una giovane cugina dei Kechler, Adriana Ivancich, che conobbe a Latisana. La villa della famiglia Ivancich, splendido esempio di architettura veneziana, è situata a San Michele al Tagliamento, situato al confine con il Veneto e appartenente al territorio di Venezia. Il suo legame con il Friuli si esplicita nell’auspicio del protagonista del romanzo in cui Hemingway, alludendo chiaramente alla villa Kechler di San Martino, scrive: “Mi piacerebbe essere sepolto lontano sui bordi della tenuta, ma in vista della vecchia casa elegante e dei grandi alberi alti. Non credo che sarei molto d’impaccio per loro. Sarei una parte del suolo dove i bambini giocano la sera e la mattina forse continuerebbero ad allenare i cavalli a saltare e gli zoccoli calpesterebbero l’erba e le trote affiorerebbero nello stagno quando ci fosse uno sciame di moscerini”.

Il futuristico progetto di Lignano, a firma dell’architetto Marcello d’Olivo, ispirò a ERNEST HEMINGWAY il paragone con la Florida, il paradiso statunitense delle vacanze estive. Lignano ha dedicato allo scrittore il Parco pubblico, allestendovi una mostra fotografica permanente e scritti sulla sua vita. La leggenda narra che nel 1954 l’architetto D’Olivo chiese a Hemingway di segnare un punto sulla mappa, dove gli promise di costruire una villa per lui. Lo scrittore non reclamò mai quel diritto e la villa non fu edificata, ma pare che quel punto cadesse proprio dove oggi si trova il parco. 

Giorgio Scerbanenco, nato a Kiev nel 1911, si è formato e ha vissuto in Italia, tra Roma e Milano, dove collaborò a lungo con il Correre della Sera, affermandosi come scrittore di gialli e noir. Nel 1965 si trasferì a Lignano Sabbiadoro, che fa da sfondo ai suoi romanzi La sabbia non ricorda (1963) e Né sempre, né mai (1973), scritti al tavolo del Bar Gabbiano sul Lungomare. Colpito da una grave malattia morì a Milano nel 1969.

La biblioteca comunale di Lignano conserva gli Archivi di GIORGIO SCERBANENCO, grazie alla collaborazione della figlia Cecilia, traduttrice e curatrice delle edizioni del padre, che vive in Friuli. 

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Parco Hemingway 33054 Lignano Sabbiadoro

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